A Renzi, a Orlando e commissioni giustizia: rivedere schema DLGS
(DIRE) Roma, 19 dic. – Un ‘mail bombing’ su governo e Parlamento e una giornata nazionale di mobilitazione, il 24 gennaio. Così la Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente, fondata da Lav, Enpa, Oipa, Lega nazionale difesa del cane e Lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente, che oggi riunisce 34 associazioni animaliste e ambientaliste, protesta contro lo ‘Schema di Decreto legislativo recante Disposizioni in materia di non punibilità per particolare tenuità del fatto’: “vero e proprio “colpo di spugna” che rischia di cancellare in un attimo dieci anni di norme penali su maltrattamenti e uccisione di animali.
Tali reati, infatti, rientrano nel limite massimo dei cinque anni di reclusione per i quali, secondo il decreto, scatterebbe la non punibilità”. Perciò la Federazione chiede a tutti i cittadini di inviare mail di protesta al premier Renzi, al ministro della Giustizia Orlando, ai membri delle commissioni Giustizia di Camera e Senato.
Se il testo fosse approvato, non potrebbero più esserci processi come quello in corso contro l’allevamento Green Hill di beagle per la vivisezione, le condanne di allevatori per lo scandalo “vacche a terra” o di cacciatori per uso illegale di richiami vivi, di circensi, di organizzatori di combattimenti fra cani e di trafficanti di cuccioli. Anche i sequestri di animali sono a rischio, poiché con l’archiviazione gli stessi animali dovranno essere restituiti a chi li deteneva e li maltrattava.
“Se sarà approvato in via definitiva lo Schema, l’Italia si arrenderà al maltrattamento degli animali, nonostante le affermazioni del Trattato di Lisbona sul funzionamento dell’Unione europea che li riconosce esseri senzienti e impegna gli Stati all’applicazione di questo principio- dicono le associazioni- è giusto, doveroso, snellire il carico dei procedimenti giudiziari, ma non lasciando impuniti penalmente gli autori di reati gravi che destano allarme sociale”.